I rischi psicosociali e la gestione di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro
APPROFONDIMENTO TECNICO
L’Accordo Quadro sullo Stress Lavoro-Correlato (2004, adottato in Italia nel 2008) e l’Accordo Quadro sulle Molestie e la Violenza negli Ambienti di Lavoro (2007, adottato in Italia nel 2016) sono i due documenti europei di riferimento per la gestione degli aspetti di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro riferibili ai cosiddetti “rischi psicosociali”. I documenti, oltre a descrivere i fattori di rischio, forniscono indicazioni su come intervenire per prevenire, individuare ed effettuarne la gestione nell’ambiente di lavoro.
1. Normativa di riferimento
L’Accordo Quadro sullo Stress Lavoro Correlato è stato integrato nel D.Lgs 81/08 e reso applicativo in tutte le aziende con le “Indicazioni della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (2010)” e un documento di Valutazione del Rischio Stress Lavoro-Correlato deve fare parte delle valutazioni specifiche oggi presenti nelle aziende di tutte le tipologie e dimensioni.
L’Accordo Quadro sulle Molestie e la Violenza negli Ambienti di Lavoro è stato recepito con notevole ritardo e in modo parziale, ma la Legge 4 del 15 gennaio 2021 (che assume e ratifica la Convenzione n. 190 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro), riprende ed amplia il concetto stesso di violenza/molestie e lo integra con lo Stress Lavoro-Correlato dando compattezza alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro dai rischi psicosociali, soffermandosi in particolare su “violenza e molestie di genere”. L’Art. 9 prevede l’inclusione della violenza e delle molestie nella gestione della salute e della sicurezza sul lavoro attraverso l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi relativi alla violenza e alle molestie, con la partecipazione dei lavoratori e dei rispettivi rappresentanti, e l’adozione di misure per prevenirli e tenerli sotto controllo. Anche un documento di Valutazione del Rischio Violenze e Molestie deve quindi fare parte delle valutazioni specifiche oggi presenti nelle aziende di tutte le tipologie e dimensioni per identificare i pericoli relativi alle molestie ed alla violenza, valutare i rischi associati e fornire indicazioni per la pianificazione di misure per la prevenzione di comportamenti configurabili come molestie e violenze.
2. Metodologia per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato
La valutazione del rischio connesso allo Stress Lavoro-Correlato può essere condotta secondo il percorso metodologico individuato dalla Commissione Consultiva Permanente, come descritto e sviluppato all’interno del documento “La metodologia per la valutazione e gestione del rischio Stress Lavoro–Correlato – Manuale ad uso delle aziende in attuazione del d.lgs. 81/08 e s.m.i. – INAIL ed. 2017”. Il percorso proposto dal metodo INAIL è composto da quattro fasi principali:
1. fase propedeutica;
2. fase della valutazione preliminare;
3. fase della valutazione approfondita;
4. fase di pianificazione degli interventi
2.1 Fase propedeutica
Il primo passo da compiere è la costituzione di un Gruppo di gestione su iniziativa del Datore di Lavoro. Il Gruppo di gestione è normalmente costituito da: Datore di Lavoro o dirigente delegato, RSPP, Medico Competente e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. A seconda della complessità aziendale e delle specifiche esigenze, si può prevedere la partecipazione di altro personale (ad esempio responsabile Risorse Umane, responsabile della Formazione, ecc.). La funzione chiave del Gruppo di gestione è quella di programmare, monitorare e agevolare l’attuazione delle attività di valutazione e gestione del rischio.
La fase propedeutica si articola in quattro momenti principali:
- costituzione del Gruppo di gestione della valutazione;
- individuazione dei Gruppi omogenei di lavoratori su cui verrà condotta la valutazione;
- sviluppo e stesura del piano di valutazione e gestione del rischio;
- sviluppo di una strategia comunicativa e di coinvolgimento del personale
La fase di valutazione preliminare deve essere effettuata dal Gruppo di gestione in modo sistematico e nel rispetto delle indicazioni della Commissione, tenendo conto, a garanzia della corretta esecuzione e quindi della sua efficacia, di alcuni principi base, di seguito riportati:
- deve essere effettuata per ogni singolo Gruppo omogeneo identificato dal Gruppo di gestione;
- deve prevedere il coinvolgimento di lavoratori, sufficientemente esperti degli aspetti di Contenuto e Contesto del lavoro di interesse del Gruppo omogeneo a cui afferiscono, e/o relativo RLS. In aziende di maggiori dimensioni può essere opportuno sentire campioni rappresentativi di lavoratori;
- la metodologia INAIL offre, per facilitare il Gruppo di gestione nella valutazione preliminare, una Lista di controllo, che dovrà essere compilata per ogni Gruppo omogeneo identificato.
Una volta conclusa la fase di valutazione preliminare, è essenziale prevedere una restituzione dei risultati ai lavoratori.
2.2 Fase della valutazione preliminare
La fase di valutazione preliminare ha l’obiettivo di valutare alcuni indicatori organizzativi di natura oggettiva e verificabili legati allo Stress Lavoro Correlato (ad es. turnover, tassi di assenteismo, assenze per malattia, orario di lavoro, ecc.) in riferimento a ciascun Gruppo omogeneo individuato dal Gruppo di gestione.
La valutazione preliminare è articolata in due momenti principali:
- analisi degli Eventi sentinella;
- rilevazione e analisi degli indicatori di Contenuto e di Contesto del lavoro.
la metodologia INAIL offre, per facilitare il Gruppo di gestione nella valutazione preliminare, una Lista di controllo, che dovrà essere compilata per ogni Gruppo omogeneo identificato. Una volta conclusa la fase di valutazione preliminare, è essenziale prevedere una restituzione dei risultati ai lavoratori.
L’Area Eventi sentinella è misurata da 10 Indicatori mentre l’Area Contenuto del lavoro e l’Area Contesto del lavoro sono misurate rispettivamente da 4 e 6 Dimensioni. Ogni Dimensione è composta da un certo numero di indicatori ai quali viene attribuito un punteggio che concorre al risultato complessivo che sarà corrispondente ad un determinato livello di rischio Stress Lavoro-Correlato.
I punteggi ottenuti nelle 3 Aree vengono poi sommati consentendo di ottenere il totale del punteggio di rischio e verificarne il posizionamento rispetto a tre livelli di rischio.
Al termine della valutazione preliminare il Gruppo di gestione valuterà l’opportunità/necessità di proseguire con la valutazione approfondita.
2.3 Fase della valutazione approfondita
La valutazione approfondita è finalizzata alla rilevazione delle percezioni dei lavoratori riguardo agli aspetti di Contenuto e di Contesto del lavoro e deve essere condotta tenendo conto di alcuni principi base a garanzia della corretta esecuzione, e quindi della sua efficacia, di seguito riportati:
- va obbligatoriamente intrapresa qualora l’esito della valutazione preliminare abbia rilevato la presenza, in uno o più gruppi omogenei, di una condizione di rischio Stress Lavoro-Correlato e gli interventi correttivi attuati non abbiano sortito l’effetto di abbattimento del rischio;
- in nessun caso può considerarsi sostitutiva o precedente alla valutazione preliminare;
- andrà effettuata per Gruppi omogenei di lavoratori, così come già individuati per la fase di valutazione preliminare;
- gli strumenti da adottare nella valutazione approfondita possono essere diversi: questionari, focus group, interviste semi-strutturate;
- deve essere garantita, oltre alla scelta di strumenti validati, la centralità delle figure aziendali della prevenzione, anche nel caso in cui ci si avvalga di figure professionali esterne con competenze specifiche;
- una volta conclusa la fase di valutazione approfondita è essenziale prevedere una restituzione dei risultati ai lavoratori al fine di informarli sulla situazione emersa.
2.4 Fase di pianificazione degli interventi correttivi e piano di monitoraggio
Conclusa la parte di valutazione (preliminare o approfondita), il Gruppo di gestione deve identificare gli interventi e le azioni necessarie a correggere le criticità emerse e a migliorare le condizioni di lavoro. In questa fase occorre attuare i seguenti passi:
1. identificazione delle priorità di intervento a partire dai risultati emersi dalla fase di valutazione;
2. verifica della necessità di eventuali approfondimenti o informazioni integrative;
3. identificazione degli interventi di miglioramento in relazione alle priorità individuate;
4. definizione delle risorse necessarie, delle persone responsabili e dei relativi ruoli per l’attuazione dei diversi interventi;
5. pianificazione temporale degli interventi;
6. individuazione e pianificazione delle modalità di valutazione dell’efficacia degli interventi;
7. definizione della strategia di comunicazione per la diffusione a tutti i lavoratori degli interventi in adozione
3. Valutare il Rischio Molestie e Violenze integrando la Valutazione del Rischio Stress lavoro-Correlato: un’opportunità
Partendo dalla Lista di Controllo fornita dall’INAIL per la Valutazione del Rischio Stress lavoro-Correlato, è possibile ottenere uno strumento per formalizzare una Valutazione preliminare del Rischio Violenze e Molestie considerando il punteggio degli indicatori della Lista di Controllo INAIL riportati nella tabella seguente (dopo avere stabilito un opportuno criterio di assegnazione), eventualmente anche arricchendo gli elementi da valutare in base all’attività specifica dell’azienda.
Partendo dalla Lista di Controllo fornita dall’INAIL per la Valutazione del Rischio Stress lavoro-Correlato, è possibile ottenere uno strumento per formalizzare una Valutazione preliminare del Rischio Violenze e Molestie considerando il punteggio degli indicatori della Lista di Controllo INAIL riportati nella tabella seguente (dopo avere stabilito un opportuno criterio di assegnazione), eventualmente anche arricchendo gli elementi da valutare in base all’attività specifica dell’azienda.
Come per lo Stress Lavoro-Correlato al termine della valutazione preliminare il Gruppo di gestione considererà l’opportunità/necessità di proseguire con una valutazione approfondita.
Gli elementi da valutare forniscono indicazioni per il miglioramento che, oltre che contribuire a gestire il Rischio Violenze e Molestie, riducono al contempo anche i punteggi relativi allo Stress Lavoro-Correlato:
– dotarsi di un Codice Etico e di Comportamento;
– dotarsi di un referente;
– gestire i comportamenti molesti/violenti in attuazione del Codice Etico e di Comportamento;
– promuovere azioni di miglioramento organizzativo nella prevenzione delle molestie e violenze (come, ad esempio, l’implementazione di strumenti per effettuare segnalazioni anonime, la formazione specifica di tutto il personale, la predisposizione di documentazione informativa da mettere a disposizione di tutto il personale e da condividere in occasione degli on-bording, ecc).
4 Un approccio partecipativo
La valutazione dei rischi psicosociali deve essere condotta con un approccio partecipativo, coinvolgendo il più possibile tutti gli attori coinvolti:
- Datore di lavoro: ha la responsabilità di avviare il processo di valutazione;
- RSPP: coordina il processo di valutazione;
- Medico Competente: supporta il processo di valutazione;
- Lavoratori: devono essere coinvolti attivamente nella raccolta delle informazioni e nella definizione delle misure da adottare;
- Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza: svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la partecipazione dei lavoratori e nel verificare l’efficacia delle misure adottate;
- Professionisti esterni: possono essere coinvolti per fornire supporto tecnico e metodologico
5 Conclusioni
La valutazione dei rischi psicosociali è richiesta dalla normativa e rappresenta un investimento importante per il benessere organizzativo e di conseguenza per le performance aziendali. Un approccio partecipativo, combinato con utilizzo adeguato di strumenti già da tempo facilmente disponibili per le aziende, consente nella maggiore parte dei casi di identificare e gestire efficacemente i fattori di rischio, migliorando la qualità del lavoro e la vita dei lavoratori.
Bibliografia
- Accordo Quadro Europeo sullo Stress Lavoro-Correlato concluso l’8 ottobre 2004;
- D.Lgs. 81/2008 e smi;
- Indicazioni necessarie della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato – Circolare Ministeriale del 18/11/2010 prot. 15/SEGR/0023692;
- La metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro–correlato – Manuale ad uso delle aziende in attuazione del d.lgs. 81/08 e s.m.i. – INAIL ed. 2017.
- Accordo Quadro sulle Molestie e la Violenza nei Luoghi di Lavoro tra Confindustria e CGIL, CISL e UIL (siglato il 25/01/2016);
- Prime Indicazioni per la Prevenzione delle Molestie e Violenze in Occasione di Lavoro (Ballottin, Cicotto, Lazzarini, Foddai – SIPLO, Società Italiana di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione – dicembre 2021);
- Ri-Conoscere per Prevenire i Fenomeni di Molestia e Violenza sul Luogo di Lavoro (INAIL 2021).
AUTORE: Dott. Claudio Ceroni